Counseling breve
Trent’anni di Counseling con creatività
John Littrell dal 1980 è Professore nella Formazione al Counseling e dirige il coordinamento del relativo Programma di studi presso la Colorado University, nell’omonimo stato americano.
In precedenza (1975-1980) ha avuto esperienza come Counselor educator presso l’Università del North Dakota e, negli stessi anni, nell’assistenza psichiatrica presso l’Ospedale pediatrico di Ann Arbour, Michigan.
All’estero: egli ha insegnato ed eseguito ricerche in Porto Rico, Base Navale Roosvelt; a Singapore; Professore nei Programmi “Fullbright” in Malesia e Ricercatore presso La Pertanian Universiti e L’Istituto Teknologi MARA; a Bali, Indonesia; a Bangkok e nel Nord della Tailandia.
John ha scritto per la Norton “Counseling breve in azione”, tradotto e pubblicato in Italia e venduto con allegate due videocassette dimostrative (…dove i clienti sono impersonati da attori).
In “Counseling breve in azione” Littrell crea un potente mix di tecniche brevi (Watzlawick et al.), orientate alla Soluzione (O’Hanlon, de Shazer, ed altri), tecniche ericksoniane e Programmazione Neuro Linguistica (Bandler, Andreas, Dilts ed altri).
Littrell punta innanzitutto sulla Comunicazione e sul Linguaggio utilizzato dal Counselor che, secondo Littrell, dev’essere orientato a creare un ambiente che recuperi le Risorse positive in ogni caso presenti. Questo è un presupposto fondamentale del Counseling breve e del Counselor che lo voglia utilizzare.
Per questo Littrell, seguendo l’insegnamento di De Shazer e Insoo Kim Berg, evidenzia la necessità della brevità del percorso di Counseling.
I primi passi di Littrell sembrano orientarsi verso la costruzione di un obiettivo “ben configurato” dall’inizio, come dallo schema di Littrell che riprende Watzlawick e De Shazer (“Ipotesi:…”).
John si sente molto vicino all’orientamento alla Soluzione di Insoo Kim Berg: utilizza l’approccio positivo della Berg soprattutto nella “costruzione” sempre più tridimensionale dell’obiettivo da raggiungere e nell’uso dei “compliments” e dei rinforzi negli incontri successivi al primo.
Una caratteristica esemplare di “John in azione” è il Suo instancabile ottimismo che “farcisce” tutto il lavoro fin dall’inizio e prosegue anche quando il cliente stia eventualmente esprimendo un problema con sofferenza.
E, a proposito di “sofferenza”, John è consapevole che il Counselor deve esprimere e dimostrare umanità anche in questo:
l’aggiornamento continuo del Counselor deve metterlo in grado di affrontare tutte le situazioni affrontabili dall’azione di Counseling, anche utilizzando il livello corporeo come la respirazione, ad esempio. Tutto deve convergere e “muovere a piccoli (anche piccolissimi) passi” verso la Soluzione.
- Definizione del problema in termini concreti;
- Ricerca ed analisi delle Soluzioni tentate;
- Definizione chiara del Cambiamento che si vuole raggiungere;
- Implementazione di un piano che produca il cambiamento desiderato.